Di seguito riportiamo la la lettera aperta inviata dal Presidente, Claudio Atzori, al Presidente della Giunta regionale e ai Capigruppo del Consiglio regionale, in merito alla situazione emergenziale legata alla diffusione del Coronavirus.
Egregio On. Presidente,
Egregi On. Capigruppo,
l’emergenza Covid-19, chiama tutti noi all’assunzione di responsabilità, nella differenza dei ruoli, in quanto classe dirigente di questa regione. Si tratta, innanzitutto, di trovare insieme soluzioni sia nella gestione della situazione sanitaria che rispetto ai risvolti economici ed occupazionali. In questo drammatico momento del nostro paese e della nostra regione, serve ridurre l’autoreferenzialità ed aumentare lo spazio condiviso. Come collaborare per trovare soluzioni ai problemi, evitando un rimpallo di responsabilità tra pubblico e privato, è il tema che ci auguriamo possa caratterizzare l’operato di tutti sin dalle prossime ore. Per tale motivo, chiediamo a lei Onorevole Solinas, Presidente della Giunta della Regione Sardegna, e a voi tutti On. Capigruppo del Consiglio regionale, di istituire quanto prima un tavolo di confronto tra istituzioni, parti datoriali e sindacali più rappresentative , allo scopo di individuare le possibili soluzioni da adottare per le prossime settimane e mesi di emergenza. Legacoop è disponibile, sin da subito, a confrontarsi su una serie di cose immediatamente attuabili, tra queste:
- Siglare un accordo immediato sulle linee di applicazione per l’utilizzo della Cassa Integrazione in Deroga, anche retroattiva di 20 giorni e per un periodo ipotizzabile in due mesi (eventualmente prorogabili), al quale possano accedere in deroga i datori di lavoro del settore privato e le unità produttive o operative situate in Sardegna, a favore dei lavoratori subordinati il cui rapporto di lavoro sia già stato o sarà sospeso in tutto o in parte, o a cui sia stato ridotto l’orario di lavoro a causa degli effetti economici negativi conseguenti all’emergenza Coronavirus. Tali tutele per le lavoratrici ed i lavoratori, dovranno essere concesse indipendentemente dal settore, dimensione d’impresa o tipologia contrattuale di appartenenza. Le risorse potranno essere reperite, suggeriamo noi, all’interno di misure già programmate come quelle per i Tirocini lavorativi, o altre misure che, stante la drammatica situazione che stanno vivendo le diverse attività economiche, non consentiranno nessun avvio delle stesse nei mesi a seguire.
- Collaborazione tra la Regione, il suo Sistema Sanitario e le strutture Socio Sanitarie e Socio Assistenziali gestite dalla Cooperazione sociale, titolare dell’esperienza e delle figure professionali utili in questa situazione emergenziale. Tali imprese, anche a seguito della chiusura di determinati servizi pubblici a seguito delle diverse ordinanze, di valenza comunale o di ambito Plus, potrebbero essere impiegate sia nella gestione delle problematiche relative alla quarantena delle persone, presso le abitazioni dei singoli, presso proprie strutture o presso quelle che i Prefetti, a seguito del DPCM, individueranno per far fronte all’emergenza. In un momento come questo, ci pare opportuno segnalare che, oltre alla ricerca di figure sanitarie o socio sanitarie, che si intende fare sul mercato (sentiamo, da notizie sulla stampa di medici, infermieri od OSS da assumere a tempo determinato), esistono già, nella Cooperazione sociale, le stesse figure professionali con l’esperienza già acquisita per affrontare quelle problematiche.
- Inserire nella Finanziaria 2020, ancora in fase di elaborazione, nuovi strumenti di sostegno al nostro mercato interno come per es. un “bonus vacanza” per i dipendenti delle strutture pubbliche e delle imprese sarde, da spendere nel territorio regionale nei prossimi mesi estivi, attraverso formule conciliabili con le applicazioni contrattuali, allo scopo di compensare la previsione di una drammatica contrazione del settore turistico sardo. Senza un intervento programmato di sostegno economico, si assisterà fatalmente alla drastica riduzione dei fatturati aziendali delle imprese turistiche e culturali così come di tutto l’indotto ricettivo, dai Ristoranti ai Bar, passando per i trasporti ed i servizi vari. La conseguenza sarà il calo drammatico dell’occupazione, che in quei mesi svolge un ruolo di compensazione alla crisi occupazionale del resto dell’anno.
Su queste ed altre misure (dal credito all’export) come Legacoop Sardegna vorremo confrontarci, certi che le altri parti associative abbiano certamente altre idee da proporre alla Regione. Chiediamo quindi al Presidente Solinas e a tutti i Capogruppo in Consiglio regionale, di invitare quanto prima le Organizzazioni Datoriali e Sindacali più rappresentative (evitando di costruire tavoli di 50 sigle e contro sigle), ad un confronto sul da farsi. Agli organi di informazione chiediamo la massima diffusione della nostra richiesta, consapevoli dell’importante ruolo che gli stessi possono svolgere presso tutto il nostro territorio sardo.
Il Presidente Claudio Atzori