Giovedì 21 Giugno 2018, presso la Sala convegni del Banco di Sardegna, in Viale Bonaria a Cagliari, si terrà il convegno “A due anni dal nuovo codice degli appalti pubblici…criticità, spunti di riflessione e un vademecum (per sopravvivere e farsi valere)”, organizzato da Legacoop Cagliari e Legacoopsociali.
Nella nostra regione numerosi e importanti servizi locali per i cittadini sono svolti, per conto della pubblica amministrazione, da soggetti del privato sociale e non solo.
La gara d’appalto rappresenta lo strumento fondamentale con il quale questi servizi e lavori d’interesse generale vengono affidati, ciò è ancor più vero nel delicato ambito dei servizi socio assistenziali e di cura alla persona.
L’introduzione del nuovo codice degli appalti DLgs 50/2016, con le sue innovazioni e complesso articolato di norme ancora in fase di sperimentazione, nel ribadire la centralità della scelta di affidamento dei servizi secondo criteri di qualità, nel riconoscimento dei costi del lavoro e della sicurezza, lascia anche margini importanti di discrezionalità affidati alla responsabilità degli Enti Appaltanti.
Questo strumento, finalizzato a rafforzare la dimensione qualitativa delle offerte, la valutazione del loro potenziale impatto sociale insieme alla trasparenza e certezza delle procedure, a distanza di poco più di due anni, rivela nella sua applicazione pratica spazi di incertezza e ambiguità interpretative. E così nuove questioni e criticità si sommano a problematiche ben conosciute dalla cooperazione nell’ambito dell’affidamento dei servizi sociali e di inclusione.
Il Convegno è organizzato per contribuire a mettere a fuoco dal nostro punto di vista le criticità emergenti, ragionare su quanto sta accadendo oltre che nel quadro locale anche a livello nazionale, e proporre un strumento di guida alle procedure di appalto, provando a dare delle risposte condivise e certe. Ovviamente non si tratta solo di aspetti burocratici e amministrativi.
L’importanza dei servizi alla persona coinvolti in queste procedure di gara non possono esimere i decisori politici, ai diversi livelli, dalle loro responsabilità nella costruzione delle linee di indirizzo che gli apparati tecnici amministrativi devono poi concretizzare con l’attivazione dei servizi.
Con questo spirito la giornata è aperta a contributi e interventi caratterizzati da diversi punti di vista, a partire da quello dell’Osservatorio Nazionale sugli Appalti, per proseguire con quelli delle amministrazioni locali, della Regione, dei funzionari responsabili delle procedure, dei diversi soggetti portatori di interesse.